Dalle Indicazioni Nazionali

Testo sottolineato dall'ideatore del sito

1. Centralità della persona

[…]

Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo,
alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi.
Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola,
al fine di ottenere la partecipazione più ampia degli adolescenti  a un progetto educativo condiviso. La formazione di importanti legami di gruppo
non contraddice la scelta di porre la persona al centro dell’azione educativa,
ma è al contrario condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno.

 

2. Per una nuova cittadinanza

[…]

In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, e è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”. […] La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola in maniera vicendevole la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella società, ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme.

 

3. Finalità generali

[…]
Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006 1) che sono:  […]   

 

6) competenze sociali e civiche

Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario.                                                                                                                                                                                                          

4. L’organizzazione del curricolo: una scuola di tutti e di ciascuno.

[…]

La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile. […]
Particolare cura è riservata agli allievi con disabilità o con bisogni educativi speciali, attraverso adeguate strategie organizzative e didattiche, da considerare nella normale progettazione dell’offerta formativa. […]
Tali scelte sono bene espresse in alcuni documenti di forte valore strategico per la scuola, quali […] Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità
del 2009, e “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento” del 2011, che sintetizzano i criteri che devono ispirare il lavoro quotidiano degli insegnanti.

 

5. Cittadinanza e Costituzione

[…]
L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Questa fase del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile.

 

6. La scuola del primo ciclo: l’ambiente di apprendimento

[…]
Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze. Le classi sono oggi caratterizzate da molteplici diversità,
legate alle differenze nei modi e nei livelli di apprendimento, alle specifiche inclinazioni
e ai personali interessi, a particolari stati emotivi e affettivi.
La scuola deve progettare e realizzare percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi. […]
L’inte­grazione degli alunni con disabilità nelle scuole comuni, inoltre,
anche se è da tempo un fatto culturalmente e normativamente acquisito e consolidato,
richiede un’effettiva progettualità, utilizzando le forme di flessibilità previste dall’autonomia e le opportunità offerte dalle tecnologie.
                       Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Imparare non è solo un processo individuale. La dimensione sociale dell’apprendimento svolge un ruolo significativo.
In tal senso, molte sono le forme di interazione e collaborazione che possono essere introdotte (dall’aiuto reciproco all’apprendimento cooperativo, all’apprendi­mento tra pari), sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età diverse.